Fondo Grotte non è solo un vigneto per noi di Palazzo Centofanti: è un pezzo di terra plasmato dalle storie della nostra famiglia e dai capricci della natura.
Qui convivono tre sotto-vigneti: Lu Pozz, Uaua, e Grott. E proprio Uaua ha una storia unica: arrivò alla nostra famiglia circa 150 anni fa in cambio di… un maiale!
Sì, proprio così: in tempi in cui il denaro era difficile da trovare, un maiale era una valuta di tutto rispetto.
Il fascino di Fondo Grotte, però, non finisce qui. Questo terreno, che oggi nutre le nostre viti, ha vissuto momenti di pura avventura, come il giorno in cui una frana gigantesca portò via un pezzo del centro del paese. Il punto finale? Proprio qui, dove il terreno franoso creò perfette scarpate sabbiose.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il fronte era vicinissimo e il cielo tremava sotto i bombardamenti, la nostra famiglia si trovò davanti a una scelta: mettersi in salvo lasciando tutto o restare per proteggere i nostri anziani e i nostri animali.
Decisero di restare.
Lasciare il paese significava infatti un viaggio a piedi fino a Chieti, un percorso troppo lungo e faticoso per chi è più avanti con l'età.
Restare, però, voleva anche dire trovare un modo per proteggersi.
Insieme alle altre famiglie della contrada, trasformarono le scarpate sabbiose di Fondo Grotte in rifugi sicuri, scavati nel terreno sabbioso con le proprie mani. Quelle grotte diventarono un rifugio per tutti, un angolo di sicurezza contro i bombardamenti.
Ancora oggi, ogni vite che cresce qui sembra portare con sé quella stessa resistenza che animava chi trovava rifugio tra quelle mura di sabbia.
Dove una volta le grotte si aprivano come un labirinto segreto, ora si stendono i filari dei nostri vitigni. Noi di Palazzo Centofanti, coltiviamo Pecorino I.G.T. e sperimentiamo nuove varietà bianche, omaggiando quella stessa terra che un tempo ci aveva protetto.
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